STUDIO CLINICO ED EPIDEMIOLOGICO DI UNA COMUNITÀ ESPOSTA A CAMPI ELETTROMAGNETICI A 50Hz | |
Introduzione | |
Specificità del problema | |
Indicazioni operative | |
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INTRODUZIONE La comunità scientifica ritiene che la valutazione complessiva dei possibili effetti sanitri asoociati all’esposizione per lunghi periodi di tempo a campi magnetici deve riguardare sia le patologie tumorali che quelle non tumorali. In particolare alcune evidenze di letteratura suggeriscono che l’esposizione a campi magnetici a frequenze estremamente basse (extremely low frequence, ELF) possa essere associata all’insorgenza di una sintomatologia depressiva, cefalea, dirutbi del sonno, deficit neuropsicologici ed alterazioni di parametri immunitari e cardiologici (1-6). Il possibile meccanismo patogenico associato all’insorgenza di una tale sintomatologia è ampiamente discusso. L’ipotesi principale è che l’esposizione a campi elettromagnetici possa modificare il ritmo di secrezione della melatonina. La riduzione della secrezione notturna della melatonina, misurabile attraverso la determinazione della 6-sulfossimelatonina, è stata osservata in numerosi gruppi di soggetti esposti a campi ELF per motivi lavorativi o ambientali, come espressamente citato anche nelle conclusioni della Monografia della International Agency for Research on Cancer (IARC) sui campi ELF (7). la valutazione di questi end-point sanitari richiede necessariamente l’integrazione di diverse competenze professionali, in particolare cliniche, biologiche, epidemiologiche e di fisica sanitaria. |
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SPECIFICITÀ DEL PROBLEMA È attualmente in corso un’indagine per valutare lo stato di salute di una comunità residente a Longarina (Ostia Antica) in prossimità di un elettrodotto a 50 Hz ed esposta a livelli di induzione magnetica in alcuni casi più elevati di quelli che si riscontrano abitualmente. Questo studio prevede un’ analisi della mortalità delle persone che hanno risieduto nell’area ed una sulla morbosità utilizzando le schede di dimissione ospedaliera. Accanto a queste valutazioni è in corso uno studio trasversale che ha la finalità di focalizzare l’attenzione sullo stato di salute attuale dei residenti e sugli aspetti non cancerogeni associati all’esposizione a campi magnetici (cefalea, disturbi del sonno, depressione, ansia, vertigini, disturbi del ritmo cardiaco). |
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Per i soggetti con
età inferiore ai 18 anni (n=43) saranno successivamente valutate
le informazioni cliniche raccolte in maniera narrativa. |
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Sono considerati invece
end-point secondari: I fattori che verranno
considerati confondenti nella relazione tra esposizione a campi elettromagnetici
ed end-point sono: età, sesso, scolarità, patologie pregresse
e concomitanti, eventi stressanti della vita, ansia valutata con la somministrazione
del questionario STAI – forma Y1 e Y2 e profilo della personalità
con il “Minnesota Multiphasic Personalty Inventory”. |
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